La lampada catalitica a che cosa serve?

La lampada catalitica è una valida alternativa ai diffusori di profumo convenzionali. Oltre, infatti, a profumare l’ambiente in maniera particolarmente uniforme e duratura, oltreché omogenea, è in grado di purificare l’aria e eliminare i cattivi odori grazie appunto ad una combustione senza fiamma. Spesso, all’interno delle confezioni di questi prodotti, è possibile trovare anche un apposito bruciatore catalitico di alta qualità, uno stoppino in cotone, e un imbuto per ricaricare la lampada con facilità. Cerchiamo dunque di comprendere ora più da vicino che cosa sia questo strumento e come funzioni.
Quanto tenere accesa la lampada catalitica?
Come anticipato in precedenza, infatti, la lampada catalitica funziona non attraverso l’accensione della fiamma ma, piuttosto, grazie alla presenza dello stoppino caldo. Per avviare infatti il sistema di tiraggio che consente di diffondere gli aromi negli ambienti, è infatti sufficiente accendere la lampada per appena due minuti e, successivamente, spegnerla semplicemente con un soffio o con un apposito strumento. A questo punto, dopo aver messo il copri fiamma sopra il bruciatore, è possibile iniziare a sentire un leggero profumo in diffusione sulla stanza. Il sistema è molto efficiente e ha una autonomia prolungata.
Quanto dura stoppino lampada catalitica?
La durata dello stoppino di una lampada catalitica è molto variabile. In realtà, infatti, l’elemento che tende a deteriorarsi con maggiore frequenza in una lampada catalitica è la ricarica della stessa e non, invece, lo stoppino. Ad ogni modo, infatti, la durata dello stoppino di una lampada catalitica è strettamente correlato al tempo di utilizzo. Solitamente si attesta in numerose settimane se non addirittura mesi per i modelli premium.
Come si accende una lampada catalitica?
Come accennato in precedenza, l’accensione di una lampada catalitica è particolarmente semplice. È infatti sufficiente immergere lo stoppino all’interno della soluzione contenente l’essenza e installare correttamente il punto di accensione. A questo punto è sufficiente, attraverso l’utilizzo di un accendino o di un fiammifero, accendere lo stoppino. Attenzione che nella prima accensione potrebbe verificarsi il rilascio di una piccola quota di fumo del tutto normale. A questo punto, è sufficiente attendere qualche minuto che lo stoppino si scaldi completamente e cominci ad aspirare dall’ampolla sottostante la miscela di combustibile e di profumo. Successivamente, si procede con lo spegnimento dello statino attraverso l’utilizzo di un spegni candele, alternativa questa molto più sicura al soffio. A questo punto è possibile, dopo aver ricoperto il bruciatore con l’apposita protezione, iniziare a godere della essenza rilasciata dal profumatore.
Lampada catalitica fa male?
Sono in molti che si domandano se la lampada catalitica faccia male ma, è realmente così? In realtà, la risposta semplice è no mentre, se vogliamo andare più nel dettaglio dobbiamo cercare di capire che cosa si generi dalla combustione della sostanza sottostante. Quando infatti si accende lo stoppino vengono generati una serie di sottoprodotti della combustione catalitica che potrebbero comportare dei rischi per la salute come, ad esempio, il verificarsi di problemi respiratori e, in alternativa, di acquisire l’asma in quei soggetti sensibili. In realtà, la reazione e la tossicità di queste sostanze è strettamente correlata alla loro qualità: i diffusori catalitici realizzati con sostanze ed essenze naturali, infatti, hanno una tossicità particolarmente contenuta mentre, tutte quelle profumazioni che si contraddistinguono per essenze di sintesi rischiano di essere particolarmente tossiche. A questo punto la bussola da adottare è il buon senso e, soprattutto, una scelta attenta ed oculata del prodotto a monte.
Lampada catalitica fai da te
La lampada catalitica è uno di quegli accessori che è possibile realizzare comodamente in casa. Si parte infatti da un contenitore adatto ad essere utilizzato al caldo, in commercio, inoltre, esistono numerosi kit per realizzare comodamente a casa questi gadget. Sono solitamente costituiti da uno stoppino, dall’essenza e, a volte del contenitore di vetro. In realtà, in quest’ultimo caso, è possibile riciclare un contenitore dall’imboccatura stato già utilizzato a casa. Dopo aver riempito il contenitore di vetro con la miscela di essenze, e aver opportunamente inseritovi all’interno lo stoppino, è possibile procedere con le indicazioni sopra riportate.